IL RIFIUTO DELL’ESAME DEL DNA E’ SUFFICIENTE PER LA PRONUNCIA DI PATERNITA’

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 20235/2012 respingendo il ricorso di un cittadino di Trento contro la sentenza che ne dichiarava, su istanza della madre, la paternità naturale.

In particolare, l’uomo di era rifiutato di sottoporsi all’esame del DNA sostenendo che la sua “paternità” era pressoché impossibile a causa di una disfunzione erettile.

Tuttavia, i giudici … Continua a leggere...