GUARDRAIL DIFETTOSO: E’ “INSIDIA STRADALE”

Caso risolto dopo 24 anni : la Corte di Cassazione con la sentenza 16 gennaio 2013 n. 907 ha finalmente statuito sul diritto al risarcimento per i danni fisici e morali sofferti da un giovane all’epoca diciannovenne, vittima di un incidente stradale.

In particolare, il ragazzo aveva citato in giudizio l’ANAS per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di un incidente automobilistico verificatosi mentre percorreva una strada statale. Infatti, entrando nella rotatoria esistente, l’autovettura sbandava ed andava ad urtare contro un guardrail in cattivo stato di manutenzione con pezzi di lamiera non più saldi e addirittura posizionati orizzontalmente rispetto alla strada, tanto che a causa dell’urto si erano conficcati nel vano motore dell’automobile amputandogli entrambe le gambe.

Ebbene, la Cassazione ha statuito che : ” L’insidia stradale, intesa come pericolo occulto, non visibile e non prevedibile, non integra una regola sostanziale, cioè un’autonoma figura di illecito, ma è solo una figura sintomatica del comportamento colposo dell’ente gestore della strada pubblica, che, in virtù del principio del neminem laedere, è tenuto a far si che il bene demaniale non presenti per l’utente una situazione di pericolo occulto, cioè non visibile e non prevedibile, che dia luogo al c.d. trabocchetto o insidia stradale…”.